Fondazione MAIC Maria assunta in cielo Onlus

Carta dei servizi

Impegni e progetti

1) Il progetto «riabilitazione estiva»

La residenza Villa Maria Assunta in Cielo della Fondazione (Via Magliano, 31 – mare@fondazionemaic.it - tel. 0585 245100) è una struttura specializzata per l’accoglienza, la riabilitazione e l’assistenza a favore di persone in situazione di disabilità fisica, psichica o plurima, con notevole compromissione dell’autonomia nelle funzioni elementari, sia in età evolutiva (a partire dai 4-5 anni) sia in età adulta. L’esperienza della riabilitazione estiva della Fondazione è consolidata e si fonda sulla convinzione che il percorso riabilitativo di una persona disabile abbia maggiore successo all'interno di un contesto di “relazione” con altri soggetti, con gli elementi della natura (sole, sabbia, acqua), con i professionisti della riabilitazione, con i propri familiari e le altre persone.
I servizi riabilitativi erogati intendono favorire la valorizzazione della persona disabile mediante l’elaborazione e la sperimentazione di progetti che, attraverso un approccio interdisciplinare, abbiano l’obiettivo della salvaguardia della qualità della vita e del recupero di equilibri familiari, da percorrere con il supporto ed il sostegno di un’equipe riabilitativa specializzata.
Questo approccio ha dimostrato, nel tempo, di poter coniugare insieme una pluralità di aspetti: medico, riabilitativo, educativo, assistenziale, ricreativo, familiare, nella consapevolezza che l’ambiente di vita è caratterizzato da una galassia di situazioni che possono facilitare o ostacolare il “funzionamento” della persona.
E’ un approccio quindi che aiuta a comprendere meglio la disabilità, a coglierla come conseguenza o risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di un individuo e i fattori personali ed ambientali che rappresentano le circostanze in cui egli vive.
La Fondazione intende proporre questa sua esperienza come vero e proprio patrimonio per la riabilitazione dei cittadini del territorio pistoiese (in particolare, ma aprendosi – in prospettiva - anche al territorio regionale e nazionale).
Le attività si svolgono in un contesto ecologico, offrendo un percorso riabilitativo intensivo all’interno della struttura estiva, che consente, per un periodo determinato (di norma, quindici giorni), sia la continuazione dei percorsi riabilitativi così come individuati dal progetto di struttura e dal progetto individualizzato, sia l’innesto di ulteriori obiettivi ed attività riabilitativi legati alla peculiarità del contesto sanitario, ambientale e sociale costituito dalla Villa Maria Assunta in Cielo.
Il progetto si caratterizza per:

  • la qualità degli ambienti della Villa dedicati all’attività di riabilitazione, immersi all’interno di un contesto ambientale gradevole ed accogliente, specialmente nella stagione estiva;
  • la compresenza, accanto all’utente ed al professionista della riabilitazione, di ulteriori figure – familiari e volontari – in una serie di “spazi” ad hoc destinati ad implementare gli obiettivi del progetto riabilitativo attraverso una rete di interventi;
  • la possibilità di sfruttare, nell’ambito del percorso riabilitativo di diurno, gli spazi dell’ambiente circostante e, in particolare, quelli dello stabilimento balneare Fior di prato, in concessione esclusiva alla Fondazione da parte del Comune di Massa, attrezzato per l’accesso alla spiaggia ed al mare di soggetti con disabilità;
  • la possibilità di prevedere, in forma separata ed indipendente rispetto al percorso riabilitativo, forme di ospitalità alberghiere a favore degli utenti e dei loro familiari.


Per informazioni:
Villa Maria Assunta in Cielo
Via Magliano, 31 – Massa (MS)
Tel. 0585/245100 – fax. 0585/861259
mare@fondazionemaic.it


2) Il progetto «Autonomie e competenze sociali per l’età adolescenziale»

Il progetto si è sviluppato grazie all'osservazione diretta degli operatori ed alla presa in considerazione delle richieste e delle esigenze dei ragazzi in carico nel corso dell’età evolutiva e delle loro famiglie.
L’adolescenza è una fase critica della vita in cui il ragazzo diversamente abile, dopo un lungo percorso riabilitativo specifico per l’età evolutiva, necessita di lavorare sullo sviluppo o mantenimento di autonomie per la gestione della vita quotidiana e delle competenze sociali, attraverso un tipo di intervento che tenga in considerazione aspetti peculiari della fase adolescenziale. Il percorso riabilitativo proposto dal servizio, pertanto, non ha solo la finalità di conquistare abilità (il saper fare), ma ha anche lo scopo di costruire nel disabile una identità di adolescente prima e di adulto poi (saper essere).
Risulta importante accompagnare i ragazzi assieme alle loro famiglie in questo processo di maturazione, ciascuno secondo le proprie potenzialità e risorse nella massima autonomia possibile. Partendo proprio da questi presupposti sono stati formati piccoli gruppi di lavoro, divisi per livelli di funzionamento (ciascuno con i suoi obiettivi e le sue modalità di intervento), per fornire un background relazionale utile per fare esperienze con i loro pari, e motivarli ad un ulteriore ricerca di autonomia.
Il progetto si rivolge a soggetti di età adolescenziale con un quadro clinico caratterizzato da una disabilità medio-lieve.
L'intervento riabilitativo si articola attraverso prestazioni ambulatoriali in piccolo gruppo ed ambulatoriali individuali (per il sostegno psicologico ed i colloqui con scuole e famiglie), in quattro livelli.


Livello 1

Il gruppo si compone di 6 - 8 utenti, con due educatori.
La frequenza è di due pomeriggi a settimana per due ore ciascuno.
A questo livello si rende necessario un intervento più incisivo da parte degli operatori. L’educatore organizza l’attività sempre tenendo conto di due alternative da proporre, poiché in questa fase in cui l’esperienza dei ragazzi è limitata si correrebbe il rischio, nel lasciarli liberi di scegliere in completa autonomia, di rimanere all’interno di un range esperienziale minimo che non gli permetterebbe di crescere e sviluppare nuovi apprendimenti. L’intervento può assumere diverse sfaccettature dalla guida verbale a quella gestuale, dall’aiuto fisico per svolgere un compito al semplice mostrare come si fa. Indispensabile e continuo deve essere anche l’invito alla relazione con i pari, creando situazioni e contesti sia attraverso il lavoro, sia attraverso il gioco. È previsto il sostegno psicologico e la presa in carico dell'intero nucleo familiare, mentre si richiederà l'intervento psicologico individuale con il ragazzo solo se emergono particolari difficoltà.
Obiettivi specifici:

  • Acquisire e accettare delle semplici regole di convivenza;
  • Limitare l’egocentrismo di ciascuno favorendo la consapevolezza dell’esistenza dell’altro (primi passi verso la formazione di un gruppo);
  • Sviluppare i prerequisiti per le relazioni sociali;
  • Rafforzare le autonomie personali e domestiche;
  • Incrementare l’autonomia negli spostamenti all’interno della struttura e degli spazi conosciuti;
  • Acquisire i prerequisiti necessari per muovere i primi passi verso le autonomie esterne.


Livello 2
Il gruppo si compone di 6 - 8 utenti, con due educatori.
La frequenza è di due pomeriggi a settimana per due ore ciascuno.
A questo livello l’educatore alterna momenti di intervento diretto a momenti in cui lasciare più spazio alle emergenti capacità di scelta dei soggetti sia come individui che come gruppo. Le modalità d’intervento saranno più di tipo induttivo, stimolando il ragionamento potenziale e la verbalizzazione delle fasi procedurali per il raggiungimento di un determinato scopo. L’intervento dell’educatore nella relazione con i pari passa da un invito continuo alla relazione al creare situazioni facilitanti per lo scambio, il confronto, e la consapevolezza di aspetti di comunanza con l’altro. È previsto il sostegno psicologico e la presa in carico dell'intero nucleo familiare, mentre si richiederà l'intervento psicologico individuale con il ragazzo solo se emergono particolari difficoltà.
Obiettivi specifici:

  • Conoscere e rispettare le regole sociali;
  • Sviluppare l’interesse verso gli altri e del senso di appartenenza al gruppo;
  • Ampliare il range esperienziale nell’ambito delle autonomie personali, domestiche ed esterne;
  • Sviluppare la capacità di scelta;
  • Ampliare la conoscenza e la consapevolezza dei propri impulsi sessuali e della loro gestione.


Livello 3
Il gruppo si compone di 6 - 8 utenti, con due educatori.
La frequenza è di un pomeriggio a settimana per due ore.
A questo livello l’educatore ha prevalentemente un ruolo di supervisore, lasciando ampio spazio alle capacità di scelta e di organizzazione del gruppo, nonché di esecuzione delle attività. La sua collaborazione si renderà necessaria nel mediare le relazioni tra i pari laddove sorgano situazioni di conflitto, nel fornire strumenti utili per gestire i primi innamoramenti, le prime delusioni e comprendere le complessità date dal confronto con il mondo esterno. È previsto il sostegno psicologico e la presa in carico dell'intero nucleo familiare, parallelamente all'intervento psicologico individuale con il ragazzo che avverrà con una frequenza di due incontri al mese.
Obiettivi specifici:

  • Sviluppare la capacità di collaborazione per il raggiungimento di scopi comuni;
  • Sviluppare le capacità organizzative del singolo e del gruppo per l’utilizzo delle risorse dell’ambiente;
  • Sviluppare le capacità di gestione del tempo;
  • Rafforzare le capacità decisionali e di scelta;
  • Acquisire le capacità necessarie per poter portare a termine l’attività iniziata
  • Sviluppare una sufficiente capacità di gestione dei propri bisogni sessuali


Livello 4
In questo livello, i primi mesi è proposto un lavoro di rete in concerto tra famiglia e operatori per sostenere gli incontri settimanali dei ragazzi. I genitori vengono contattati telefonicamente per stabilire quando e dove dovranno accompagnare i loro figli in un luogo della città e non al centro di riabilitazione. La funzione del genitore in questa fase risulta quella di accompagnare l’utente e andare a riprenderlo. I ragazzi trascorrono 3 ore insieme in totale autonomia e senza supervisione, in cui sono loro stessi a scegliere cosa fare e come gestire il loro tempo.
Nei mesi successivi la rete tra operatori e genitori si riduce al fine di lasciare che siano i ragazzi stessi a prendere appuntamento decidendo luogo ed ora, laddove si renda necessario usufruendo del trasporto dei genitori oppure qualora possibile utilizzando i trasporti pubblici. Parallelamente vengono fatti degli incontri psicologici individuali per verificare l'andamento dell'esperienza nel gruppo e nel vivere la città, aiutando il ragazzo a comprendere le dinamiche emerse con i compagni e fornirgli di volta in volta gli strumenti necessari per far fronte alle esperienze vissute e alle possibili difficoltà. L'intervento psicologico individuale con il ragazzo avviene con una frequenza di 1/2 incontri al mese. È previsto il sostegno psicologico e la presa in carico dell'intero nucleo familiare.
Obiettivi specifici:

  • Auto-verifica da parte dei ragazzi delle competenze precedentemente apprese in ambiente protetto;
  • Vivere esperienze di autonomia e socializzazione al di fuori dei contesti abituali normalmente protetti, in modo da poter fronteggiare le difficoltà quotidiane del diventare adulti;
  • Avviare il processo di distacco rispetto alle figure di riferimento (familiari-operatori-insegnanti);
  • Raggiungere il senso di autoefficacia riconoscendo i propri limiti e trovando delle strategie alternative per affrontarli;
  • Comprendere come si rapporta agli altri e gli altri a sé (comprensione degli aspetti comportamentali);
  • Costruire la prospettiva dell'altro per partecipare e comprendere la vita sociale (comprensione degli aspetti meta cognitivi).


Per informazioni:
Fondazione Maria Assunta in Cielo
Via don Bosco, 1
Tel. 0573/99111 – fax. 0573/20097
info@fondazionemaic.it


3) Gli impegni della Fondazione nel triennio 2017-2019.

I settori di impegno della Fondazione:

  1. Aspetti relazionali
  2. Umanizzazione/personalizzazione
  3. Informazioni
  4. Strutture e comfort
  5. Formazione
  6. Aspetti amministrativi
  7. Tutela e ascolto degli utenti
  8. Organizzazione del lavoro
Impegno Standard di verifica Anno di riferimento Strumento di verifica Settore
Completamento dei lavori di ristrutturazione – sede via San Biagio, 102 Apertura della sede di via San Biagio, 102. 2017 Effettiva apertura, a seguito di autorizzazione sanitaria ed accreditamento istituzionale B-D-G-H
Nuova sede per il centro di riabilitazione di Montecatini T.me Trasferimento nella nuova sede ed effettiva apertura. 2017 Effettiva apertura, a seguito di autorizzazione sanitaria ed accreditamento istituzionale B-D-G-H
Piano di formazione triennale 2017-2019 Approvazione del piano di formazione e implementazione. 2017-2019 Svolgimento dell’attività annuale programmata ed accreditamento ECM. B-E-G-H
Miglioramento dell’accessibilità delle informazioni da parte dell’utente Pubblicazione del nuovo sito internet istituzionale della Fondazione e predisposizione di materiale informativo 2017 Messa on-line del sito, in modalità mobile friendly e connesso ai social network. Messa a disposizione in tutte le sedi di materiali informativi. A-B-C-F-H
Implementazione nuova cartella clinica riabilitativa Utilizzo della nuova cartella clinica riabilitativa 2017 Verifiche interne sull’aggiornamento delle cartelle cliniche riabilitative A-C-G
Ampliamento percorso riabilitativo estivo Aumento del numero di utenti e del periodo di apertura della sede 2017-2019 Aumento del numero degli utenti sull’anno precedente, in relazione al team riabilitativo presente; ampliamento del periodo di apertura della sede. A-B-D
Riduzione dei tempi di attesa Accesso ai servizi entro dieci giorni lavorativi dalla trasmissione del progetto riabilitativo da parte dell’Azienda USL – Toscana centro 2017-2019 Effettivo accesso ai servizi entro dieci giorni lavorativi dalla trasmissione del progetto riabilitativo. B-D-G
Ampliamento presenza del volontariato e del servizio civile regionale Finanziamento regionale di posti di servizio civile regionale. Aumento del numero dei volontari in servizio e miglioramento della loro formazione. 2017-2019 Presentazione di progetto di servizio civile regionale. Effettivo finanziamento di posti di servizio civile regionale. Organizzazione del corso di formazione per volontari. B-C-G-H
Aggiornamento in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro Formazione dell’intero personale dipendente a T.I. della Fondazione. 2017-2018 Realizzazione di corsi di formazione da parte del RSPP. D-H